LAVORARE CON LE CULTURE
Due pesci rossi si incontrano nell’acqua di un fiume.
“Ciao, come va ?” chiede il primo.
“Tutto bene, grazie. Com’è l’acqua dalle tue parti?” domanda il secondo.
“L’acqua…? Cos’è l’acqua!?” risponde perplesso il primo pesce.
La cultura è quell’universo di conoscenze, valori, credenze in cui siamo ‘immersi’ tutti i giorni senza saperlo.
L’essere umano, dunque, è tale perché ha una Psiche e ha una Cultura. Questa è il nostro modo di pensare, di interpretare la realtà, le nostre emozioni, i nostri comportamenti, le modalità di relazionarsi con sé stessi e con gli altri apprese nei sistemi e nei gruppi cui apparteniamo, cui ci sentiamo affiliati; è rappresentata dalla lingua/dialetto che parliamo, dagli oggetti che usiamo come dal paesaggio che abitiamo, dall’universo di regole e norme non scritte che rispettiamo, dai valori in cui crediamo, dalle conoscenze tramandate cui ci riferiamo, dai miti che ci ispirano e dai pregiudizi che ci limitano, dall’idea che abbiamo di cosa sia la salute, cosa sia la malattia e quali siano le modlaità di cura più efficaci..
Il nostro modo di stare al mondo si sviluppa, a partire dalla nascita e anche prima, nel rapporto con l’ambiente e la cultura di appartenenza, attraverso continui ‘scambi’ e interazioni, permettendoci di accumulare una grande quantità di informazioni in moltissimi ambiti di vita quotidiana. Ognuno di noi è “creatura e creatore” della propria cultura.
Tuttavia il nostro rapporto con la nostra cultura può, talvolta, essere problematico. O con le culture con cui veniamo in contatto – non solo quella famigliare, dunque, ma anche la cultura del luogo in cui lavoriamo o ci trasferiamo, la cultura dei gruppi che frequentiamo, la cultura del nostro partner o la cultura di nostro figlio adolescente e così via.
Quando il rapporto tra la nostra cultura e le richieste dell’ambiente si incrina, sentiamo di andare in crisi. Potremmo essere stati cresciuti nel rispetto di alcuni valori che ci vanno stretti e non riconosciamo più o non vengono riconosciuti nel contesto in cui ci troviamo, ponendoci in uno stato di inquietudine e sentendoci disorientati; potremmo desiderare di esprimere alcune emozioni in modo diverso da come ci è stato insegnato; potremmo voler sbarazzarci di alcune credenze che non riteniamo utili per continuare a imparare; potremmo trovarci in una situazione nuova e non saper più ritrovare risorse per farvi fronte. In ogni caso, accade che la vita ci ponga di fronte a scelte, opportunità e sfide. In queste situazioni ci interroghiamo e interroghiamo naturalmente la nostra cultura, alla ricerca di soluzioni.
Che talvolta troviamo. Altre volte no.
La Psicoterapia ad indirizzo transculturale focalizza la propria attenzione proprio sulle componenti culturali della persona, permettendole di fare una ‘pausa’, per riflettere, comprendere il senso di alcune scelte e punti di vista e assumere una posizione più personale rispetto a quanto ereditato dalla propria cultura di riferimento.